lunedì 12 gennaio 2009

Lavori ad Acquacalda

Acquacalda 12.09.2008

Egr. Sig. Sindaco
Dott. Mariano Bruno
98055 Lipari

Oggetto: Lavori Acquacalda.


Voglia cortesemente prender nota che la situazione inerente i lavori del previsto intervento di protezione dell’abitato sul lungomare di Acquacalda, a tutt’oggi 12-09-08, è la seguente:

1) I lavori non hanno avuto inizio, nonostante le più ampie assicurazioni forniteci dal
D.L. Ing. Sutera per l’avvio del cantiere, fissato il giorno 8 settembre u.s. Questa
volta il rinvio è dovuto alla mancata autorizzazione, da parte della locale Capitaneria
di Porto, allo sbarco dei mezzi pesanti a Porticello.

Domande:

- In quale data l’impresa ha inoltrato la richiesta?
- Se l’impresa non ha ottemperato nei tempi necessari per l’iter burocratico, non reputa che ciò palesi una grave carenza organizzativa e programmatica nell’espletamento dei lavori? (E se il buongiorno si vede dal mattino…).
- Se invece l’inghippo si fosse verificato per inerzia della Capitaneria, non ritiene che un suo doveroso intervento, in qualità di Primo Cittadino, avrebbe potuto risolvere il problema nei tempi dovuti?

2) I lavori, se e quando saranno eseguiti, verranno limitati a quasi un terzo del
previsto progetto “di imperiosa urgenza” a causa della lievitazione dei prezzi per la
fornitura dei massi.

Domande:

- Quale oculato Amministratore della Cosa Pubblica è tutore degli interessi dei cittadini (ivi compresi i negletti di Acquacalda) non inorridisce di fronte all’evidente inadeguato impiego di fondi pubblici per la realizzazione di un’opera di reale interesse per la salvaguardia territoriale e abitativa di una intera nazione?
- Si può mai accettare supinamente che l’impresa acquisti ad un prezzo decuplicato il pietrame occorrente, non potendo disporre di quello esistente in loco per i noti motivi giudiziari, limitando così drasticamente l’intervento di bonifica?
- Non avrebbe dovuto avvertire la necessità di avanzare formale richiesta, quale massima Autorità locale, al competente Magistrato, di parziale dissequestro delle cave di pomice al fine di poter fare eseguire, almeno nella tranche prevista, un lavoro di pubblica utilità e di estrema e conclamata urgenza?
- Ci si rende conto che i massi esistenti nella cave, in una futura opera di bonifica (sic!), saranno giocoforza considerati materiale ingombrante da smaltire a pagamento?

In definitiva ci domandiamo: cui prodest?

Le chiediamo pertanto, Sig. Sindaco, di voler dare delle risposte con estrema chiarezza e tempestività affinchè noi tutti abitanti di Acquacalda possiamo sentirci a tutti gli effetti cittadini liparesi.

Distintamente
C.A.S.T.A.
Il Presidente
Enzo Mottola

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