sabato 7 febbraio 2009

Guasto tubatura rifornimento idrico e altro...

Acquacalda, 26, gennaio, 2009

Egregio Sig. Sindaco
Comune di Lipari
98055 Lipari

Egregio Sig. Presidente
Consiglio Comunale di Lipari
98055 Lipari

Egregi Signori
Consiglieri Comunali
98055 Lipari

E p.c.

Organi di stampa





Un noto proverbio, tradotto dal vernacolo, cita “gli asini litigano e i vasi si rompono”.

E ancora una volta siamo costretti ad assistere (quali “vasi” ovviamente), attoniti, ad inqualificabili siparietti.

Il giorno 23.01.09 ci siamo recati presso gli uffici comunali, per segnalare, direttamente all’Assessore China, le difficoltà del rifornimento idrico a seguito dell’improvvido danno causato dall’impresa esecutrice il lavoro di consolidamento della nota zona della strada provinciale 180 (a proposito: chi paga?).

Nel corso del colloquio abbiamo informato l’Assessore che nel vicolo San Gaetano, da tempo, si lamentano infiltrazioni di acque che, recentemente, hanno causato un ampio sprofondamento della sede stradale, impedendo di fatto l’uso della già precaria strada di comunicazione.

Immediato l’interessamento da parte dell’Assessore China che ci autorizzava a richiedere l’intervento di due operai che, già in loco, avrebbero dovuto riempire in qualche modo la voragine (“gettare un po’ di sabbia e un po’ di cemento”).

Tuttavia tale richiesta non ha avuto alcun seguito poiché gli operai in questione hanno gentilmente declinato l’invito in quanto autorizzati ad eseguire disposizioni solo se fornite dal Dirigente del IV settore dott. Russo.

Morale della favola: la voragine fa ancora bella mostra di sè; gli abitanti, se proprio indispensabile, fanno gli equilibristi; i nostri Amministratori… litigano!

Formalmente avanziamo richiesta di un immediato sopralluogo tecnico, per comprendere cosa ha causato la voragine, e quindi un sollecito intervento per rimuovere la causa del danno e rendere praticabile la strada in questione.

Esplicitiamo con estrema franchezza che tutte queste beghe interne, queste guerre intestine, queste inqualificabili lotte per la primazia non solo non destano in noi alcun interesse, ma esasperano sempre di più i nostri animi ed accrescono a dismisura il distacco e la disaffezione nei confronti della locale classe politica. Vale appena rammentare che siamo in fervente attesa del fantomatico Consiglio comunale ad Acquacalda.

Distinti saluti

Enzo Mottola
Presidente C.A.S.T.A.

Richiesta specchio parabolico

Acquacalda, 26, gennaio, 2009

Egregio dott.
Domenico Russo
Dirigente IV settore
Comune di Lipari
98055 Lipari

E p.c.
Egregio Sig. Sindaco
Comune di Lipari
98055 Lipari


Oggetto: Richiesta specchio parabolico.


Portiamo a sua conoscenza che in località Acquacalda sulla S. P. 180, al km. 9,9, all’innesto della via Rocche, è stato divelto l’esistente specchio parabolico e da giorni gli abitanti della zona ne lamentano la mancanza.

Le difficoltà di inserimento delle auto nella già disastrata strada provinciale sono di facile comprensione e la invitiamo pertanto a voler dare le opportune disposizioni per un immediato ripristino del mezzo segnaletico.

Certi del suo personale e sollecito interessamento la ringraziamo e cordialmente salutiamo.

Enzo Mottola
Presidente C.A.S.T.A.

Situazione disastrosa ad Acquacalda

Acquacalda, 24, gennaio, 2009


Gent.ma dott.ssa Laganà
Prefetto Vicario
Prefettura di Messina
98100 Messina


Oggetto: Situazione disastrosa ad Acquacalda.


Ci permettiamo di approfittare della Sua cortese attenzione per informarLa degli eventi che stanno segnando la vita di Acquacalda.

Nel sopralluogo effettuato pochi giorni dopo il crollo di una parte della S. P. 180 Ella ebbe modo di verificare di persona quanto da noi puntualmente esposto nel colloquio del 02.10.2008.

Ad oggi, se possibile, la situazione è ancora più grave poiché, con cadenza quasi quotidiana, assistiamo, attoniti, a cedimenti, frane, crolli, il tutto nella più assoluta indifferenza.

Ecco i più recenti fatti drammatici:
1) Il pontile di ferro della Italpomice S.p.A. spezzato in due con una buona parte
della struttura pronta a cedere definitivamente, minacciando, oltre l’incolumità dei passanti, la viabilità di un altro tratto della disastrata S.P. 180.

2) Nel corso dei lavori di palificazione per l’attuazione della “bretellina”, ben lungi dall’essere terminata, sono state danneggiate le tubazioni per il rifornimento idrico e, a tutt’oggi sussiste una grave penuria d’acqua in tutta la zona.

3) Sono stati, di fatto, sospesi i lavori di protezione del litorale.

Le autorità locali (Comune, Provincia, Compartimento Marittimo) provvedono, con lodevole solerzia, solo ad emanare ordinanze e divieti senza minimamente valutare, con estrema serietà, le cause che hanno determinato, nel corso degli ultimi decenni, tale disastro ambientale.

Ci rendiamo perfettamente conto di quanto sia gravoso, in termini economici, tecnici e temporali, dar vita ad un progetto radicale, efficace, risolutivo.

Ma non possiamo non indignarci nel constatare l’improvvisazione, l’imperizia l’inconsistenza di ciò che al momento viene attuato, il tutto aggravato da un non oculato impiego del pubblico denaro.

E non possiamo non indignarci nell’apprendere il rifiuto del riconoscimento dello stato di calamità per tutta la frazione di Acquacalda.

Bisogna che ci scappi il morto?

Oppure la richiesta da parte della nostra Amministrazione è stata poco incisiva, poco seguita, molto tiepida?

Cui prodest?

Ma chi ci rimette le penne siamo noi!

Noi che qui viviamo, qui lavoriamo, qui abbiamo investito le poche o tante risorse finanziarie.

La già scarsa economia è in ginocchio, con prospettive, nell’immediato, di completo fallimento; ma tutto sembra stagnare nella nostra piccola borgata a conferma del triste isolamento in cui viviamo.

Accoratamente La invitiamo a farsi portatrice di queste nostre difficoltà per renderle note, con la onesta obiettività che Le riconosciamo, a S.E. il Prefetto perché voglia incisivamente intervenire presso le competenti Istituzioni.

Fiduciosi, La ringraziamo e cordialmente La salutiamo.



Enzo Mottola
Presidente C.A.S.T.A.

Crollo pontile "Italpomice"

Acquacalda, 15, gennaio, 2009

Assessorato Territorio e Ambiente
Regione Sicilia
90100 Palermo

Assessorato Beni CC. AA. P.I.
Regione Sicilia
90100 Palermo

A.R.P.A.
Agenzia Reg.le Protez. Ambiente
Regione Sicilia
90100 Palermo

Provincia Regionale
98100 Messina

Capitaneria di Porto
98057 Milazzo

Ufficio Circondariale Marittimo
98055 Lipari
e p.c.

Ispettorato Generale
Capitanerie di Porto
00100 Roma

Direzione Marittima di Catania
95100 Catania
Sindaco Comune
98055 Lipari
Organi di stampa


Oggetto: Crollo pontile “Italpomice”.

Con ordinanza N°34/2008 del 24/11/2008 il locale Ufficio Circondariale Marittimo ha segnalato la pericolosità della zona interessata dal crollo del pontile di proprietà della ditta “Italpomice S.p.A.” , vietandone l’accesso.

Non un accenno alla rimozione della macerie!
E siamo alle solite: le Autorità competenti transennano, vietano, impongono limitazioni, ma nulla fanno per risolvere, in via definitiva, ciò che ha causato il disastro.
Disastro, anche nel caso in esame, ampiamente annunciato dalle tante lamentele e dalle visibili, anche ad occhi poco esperti, corrosioni che nel tempo hanno minato la stabilità dell’opera, lasciata, nel totale abbandono dal 2004, anno del luttuoso incidente, alle intemperie ed alla furia del nostro mare.

E allorché il mare ha dato il colpo di grazia a questa traballante struttura, gettandone in acqua una buona parte, non ci risulta, ad oggi, che alcuna istituzione civile o marittima abbia richiesto, all’ Italpomice S.p.A., la rimozione del relitto.

Un semplice divieto, peraltro non recepito, non risolve il problema e non ci fornisce alcuna tutela o sicurezza.

A salvaguardia di tutti gli abitanti di Acquacalda richiediamo, dunque, la rimozione della parte del pontile, ora sommersa, la messa in sicurezza dell’intera struttura e la bonifica di tutta la zona interessata, ivi compresa la parte insistente sulla spiaggia e sulla strada.
A tal riguardo alleghiamo documentazione fotografica dalla quale si può evincere il grave stato di usura di alcuni sostegni del manufatto prospiciente l’unica strada, già tanto disastrata, che ci collega al resto dell’isola.

Anche in questo caso si attende il disastro per poi dar vita all’inqualificabile teatrino del “a chi tocca”?

Desideriamo infine sottolineare la reale urgenza per un intervento complessivo e definitivo poiché solo un’opera di bonifica immediata e totale consentirà ai cittadini, agli operatori turistici, a coloro che ancora vorranno spendere il loro tempo ed il loro denaro ad Acquacalda, di poter usufruire pienamente, senza alcuna limitazione causata dall’umana insipienza, delle bellezze del litorale e del mare che la nostra borgata può offrire, peraltro come unica vera alternativa alla spiaggia di Canneto.

La stagione turistica è già in avanzato stato di programmazione e promozione e la mancanza di seri interventi risolutori causerebbe un grave danno per tutta la borgata, del ché riterremo pienamente responsabili gli Enti competenti.

Distinti saluti.
Enzo Mottola
Presidente C.A.S.T.A.