martedì 9 marzo 2010

Appello al Presidente della Provincia e a S.E. il Prefetto

Acquacalda, 12 febbraio 2010

C.A.S.T.A.
Comitato Apartitico
Salvaguardia Territorio
Acquacalda
e-mail casta08@alice.it
http://comitatocasta.blogspot.com/
Tel. 0909821123
c/o Enzo Mottola
Str. Prov.le Acquacalda
98055 Lipari



Ill.mo Signor Presidente
Provincia Regionale
98100 Messina

Sua Eccellenza
Signor Prefetto
98100 Messina


Anche il nostro ultimo appello, rivoltole, Signor Presidente, il 23 ottobre 2009, è caduto nel vuoto.

Ci duole constatare che quanto è accaduto, accade e accadrà ad Acquacalda ed ai suoi abitanti non desta alcun interesse alla classe politica. Interesse, che, al contrario, improvvisamente, si risveglia all’avvicinarsi di competizioni elettorali. Ma siamo ben consapevoli, purtroppo, che ciò non costituisce un fatto nuovo né, tampoco, limitato a pochi politici.

Ciò che maggiormente ci indigna è la assoluta inerzia palesata dalla sua Amministrazione nei confronti della nostra frazione, visto che i tanti ed ormai annosi problemi, che ci rendono il vivere quotidiano davvero difficile, restano miseramente insoluti, sotto gli occhi di tutti, e, se possibile, peggiorano.

Che valenza hanno le tante promesse, i proclami, le commissioni e le missioni di esperti, se poi tutto resta immutato ?

Che fine ha fatto la task-force che avrebbe dovuto monitorare l’intero arcipelago?

- Ed i lavori per la messa in sicurezza della rete stradale provinciale “in particolare Acquacalda e Porticello”, da lei definiti, già il 17 febbraio 2009, “cantierabili” e con copertura finanziaria (circa tre milioni di euro come da vostra lettera n. 41115 del 30. 12. 2008) ? Vogliamo ben sperare che i pochi rappezzi, recentemente effettuati con un po’ di asfalto nei buchi più evidenti, non costituiscano il citato e tanto atteso intervento promesso. Se ciò fosse sarebbe una vergognosa offesa alla nostra intelligenza ed una mostruosa sfida alla già enorme pazienza ampiamente dimostrata da noi cittadini della frazione.

- E l’intervento risolutivo per l’urgente demolizione del pontile Italpomice ?

- E l’intervento a difesa della falesia che, aggredita dal mare, continua a minacciare la staticità di tutta la zona alta della borgata ? (Il primo transennamento della zona fu effettuato nel 2006).

- E l’ordinanza relativa alla percorribilità della 180 nella zona pomicifera, nelle more dell’esecuzione dei lavori di canalizzazione delle acque piovane che, tracimando dalla cava, inondando di continuo la sede stradale con valanghe di detriti ? (Giova sottolineare che, a tutt’oggi, secondo quanto indicato da una improvvisata, beffarda e subdola segnaletica, il noto tratto di strada sarebbe vietato al transito. Pertanto il passaggio, per noi indispensabile, sarebbe illegale e a nostro rischio e pericolo mentre è lapalissiano che ogni responsabilità, civile e penale, non può non ricadere che sulle Amministrazioni competenti).

Eventuali conflitti a livello personale, incomprensioni e beghe partitiche perché devono così pesantemente penalizzarci ?

Tutti quesiti che restano senza alcuna concreta soluzione, nonostante i nostri innumerevoli appelli, manifestazioni e proteste.

Il continuo cozzare contro questo muro di gomma ci esaspera e ci induce alla progressiva, totale mancanza di fiducia nelle Autorità che dovrebbero amministrarci sia a livello locale, sia a livello centrale e ci porta a rifiutare, sin d’ora, l’ipocrita presenza di contrite delegazioni ad eventuali “funerali di Stato”.

Distinti saluti.

Enzo Mottola
Presidente C.A.S.T.A.

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